Rome Business School – Research Center ha realizzato la ricerca sul tema “L’importanza di un’alimentazione sana: trend e sfide in Italia e nel mondo”.
È emerso che nel corso di questo ultimo anno, in Italia e nel mondo, i consumatori si sono orientati verso un’alimentazione più sana. Sono aumentati i consumi di cibi “semplici” come la farina, il pane, il riso ed è cresciuta notevolmente l’attenzione nei confronti dell’origine del prodotto alimentare e della materia prima utilizzata nel processo di lavorazione.
Nel nostro paese il ricorso al Made in Italy, in questo ultimo anno, ha coinvolto l’82% degli Italiani, con un giro di affari complessivo che ha superato i 7,1 miliardi di euro. Emerge anche che 62 italiani su 100 hanno cambiato le loro abitudini di consumo in questa direzione, con una preferenza di prodotti locali, Dop, Igp.
Nelle grandi catene alimentari, la vendita dei prodotti “regionali” è cresciuta del 26%.
Anche a livello globale si registra una crescente attenzione a prodotti più salutari con ingredienti a Km0.
Questa rivoluzione nei consumi alimentari, in parte dettata dalla volontà di sostenere le economie del proprio territorio, sta spingendo a modificare anche le produzioni delle industrie alimentari verso linee di cibi più sani.
Tuttavia, in Italia l’emergenza epidemiologica e la necessità di interrompere attività sportive e di movimento, ha favorito un’alimentazione più disordinata con un aumento degli indici di obesità infantile il cui contenimento potrebbe prevenire 688 mila malattie non trasmissibili entro il 2050, far risparmiare 278 milioni di euro all’anno in spesa sanitaria e far aumentare l’occupazione e la produttività di una quota pari a 18 mila lavoratori a tempo pieno
Sempre di più, quindi, sana alimentazione e sani stili di vita sono le vere sfide per la tutela della salute, la promozione del benessere per tutti e uno sviluppo più sostenibile.
fonti: romebusinessschool.com; dissapore.com
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